top of page
Cerca

A cosa assomiglia il M&A durante una pandemia

Fusioni e acquisizioni sono sempre complesse in ogni ambiente e, nel periodo Covid, possono esserlo ancora di più. Come la pandemia ha influito sulle scelte compiute in ambito M&A? Si è trattato di un reale motivo per abbandonare le transazioni o, al contrario, si è rivelata un’opportunità per realizzarne di nuove?


In realtà troviamo esempi in ambedue gli scenari. Xerox, per citarne uno, ha abbandonato la sua offerta di 35 miliardi di dollari al suo rivale HP. Xerox ha affermato che a causa dell'attuale crisi sanitaria globale, preferisce concentrarsi sulle proprie operazioni. Allo stesso tempo, Google Cloud, Nestle SA, e altri hanno dichiarato essere aperte nei confronti di nuove acquisizioni, nonostante l'incertezza economica creata dalla recente pandemia di Coronavirus.


Accordi in pausa


Secondo alcune ricerche, e interviste, svolte nel settore, il trend maggiore che si può osservare mostra una "pausa temporanea" delle attività ancora in una fase preliminare, come la stipula di lettere d’intenti o due diligence preliminari, per consentire di valutare al meglio le tempistiche di ripresa del mercato. Molte azienda hanno dichiarato uno “stop-deal” completo fino a quando non si potrà avvertire una stabilizzazione dell’attuale scenario economico.


Tuttavia, gli affari che si trovavano in fase avanzata prima dell’avvento della crisi sono, generalmente, ancora in corso. Alcune azienda scelgono addirittura di accelerare gli accordi in fase avanzata per una chiusura celere delle transazioni, mostrando una forte volontà di procedere alla chiusura degli accordi, a patto di una corretta rinegoziazione corretta della valutazione e/o dei termini.


Data la considerevole maggioranza di acquirenti che prevede di rimanere in pausa finché la situazione economica non si stabilizzi, non sorprende che il volume dei deal dovrebbe essere sostanzialmente ridotto nel 2020. Nonostante questa prevedibile, seppur deludente, notizia, emerge una sorprendente strategia di crescita per le aziende pronte a trasformare la crisi in opportunità.


Sorprendentemente, mentre il numero di operazioni statunitensi è crollato, il M&A europeo ha raddoppiato il suo valore, per un totale di $ 237,1 miliardi solamente nel primo trimestre. Questo risultato è in gran parte dovuto ad alcuni grossi deal, tra cui la fusione da $30 miliardi di Aon e Willis Towers Watson che è stata finalizzata poche settimane prima che il coronavirus iniziasse a turbare l’economia globale.


Strategie di acquisizioni emmergenti


Tra i dirigenti che perpetuano tuttora acquisizioni notiamo, però, alcuni trend ricorrenti. Innanzitutto le società a cui appartengono dimostravano già una spiccata volontà nello sfruttare eventuali hotspot di opportunità. Sono acquirenti regolari, dalle “spalle solide” e con al seguito delle strutture di credito permettono di scegliere i target più promettenti, mentre i concorrenti sono ancora destabilizzati dalla crisi. L'accordo annunciato recentemente da Verizon, per l'acquisizione della piattaforma di videoconferenzei BlueJeans Network, è un chiaro esempio di questa strategia. Con questo accordo, Verizon non ambisce solamente a espandersi ulteriormente ma, anche, a sfruttare e far crescere la propria tecnologia 5G e produrre funzionalità di videoconferenza più avanzate, mentre la maggior parte delle aziende tenderà a voler continuare sulla stessa scia strategica degli anni passati, restando in una “bolla” maggiormente conservatrice. I dati raccolti, infine, suggeriscono ulteriormente un costante aumento della volontà di acquistare con obbiettivi decisamente diversi dalla comune rimozione di competitor, mirando a business differenti per espandersi in settori ancora inesplorati.


Gli analisti ritengono pertanto che, con l'epidemia di COVID-19 in corso, una parte dell'attività di fusione, e acquisizione, possa presentarsi sotto forma di accordi di salvataggio e ristrutturazione, con aziende sempre più impegnate nell’affrontare gli impatti economici negativi della pandemia. L’altra parte, invece, presenterebbe una crescita delle cessioni di rami d’azienda per attutire l’impatto dato dall’attuale crisi economica.


Infine, secondo il Wall Street Journal, le società di private equity, gli hedge fund e gli altri grandi investitori, con grosse liquidità a disposizione, stanno osservando, pazientemente, gli sviluppi delle aziende nei settori dei viaggi, dell’hospitality e dell'intrattenimento, tutti settori che sono stati messi a dura prova dall'epidemia di COVID-19 e che potrebbero offrire potenziali investimenti per il futuro post-pandemico.


Sfide M&A


La pandemia racchiude impatti mai visti su tutta la pipeline di M&A: le condizioni degli accordi; nuove problematiche, e differenti modalità di conduzione, di due diligence; disponibilità, prezzi e altri termini di finanziamento delle trattative. Queste complicazioni richiedono un livello di due diligence, e un dialogo con il venditore, che molti acquirenti non riescono a sostenere pienamente. Proviamo a fare qualche esempio pratico: in che misura i fattori puramente correlati al Covid hanno influito sul rapido calo dei ricavi e dei profitti rispetto ad altri fattori? Gli acquirenti dovrebbero accettare specifici "add-back”, legati al Covid e all'EBITDA del venditore? Come si potrebbero gestire i piani di ripresa implementati dal venditore, una volta conclusa la transazione?


Infine, in molteplici aziende, il riposizionamento strategico decretato dal Covid potrebbe richiedere una media di acquisizione superiore alla baseline già in atto da anni. Potrebbe dunque essere fondamentale usare strategicamente la pausa temporanea sulle attività di M&A, per poter aggiornare i processi operativi, le soluzioni software, le competenze e le risorse al fine di consentire operazioni in full-remote, senza soluzione di continuità e a un livello che supporterà adeguatamente gli obiettivi strategici dettati dal recupero seguente alla crisi.


Comments


Logo_lettering_Web BN_edited.png
  • White LinkedIn Icon

Via Pastrengo 14

20159 Milano MI

Italia

+39 02 66 669 895

info@genesy-advisors.com

Contact Us

Grazie del messaggio ! Riceverai una risposta a breve.

© 2023 by ACTISS Italia srl.

bottom of page